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Atelier Tapis Rouge rinnova completamente l’allestimento del proprio spazio espositivo in via dell’Annunciata a Milano e presenta in anteprima stampa la collezione Inganni Spaziali firmata Armando Milani, autorevole voce italiana nello scenario internazionale del graphic design.

“Inganni Spaziali è una collezione ispirata ai maestri del Bauhaus e ai miei preferiti designer milanesi di allora, Franco Grignani, AG Fronzoni, e agli artisti minimalisti come Lucio Fontana ed Enrico Castellani. Sono sempre stato affascinato dalla tridimensionalità e dall’estremo rigore visivo delle loro opere ottenuto dall’uso sapiente di foto e tipografia. Sono felice che Tapis Rouge mi abbia proposto di riprodurre questi design perché mi ha permesso di rivivere lo spirito di un’epoca.” – Armando Milani

I quattro tappeti che compongono la collezione sono la trasposizione su larga scala di opere analogiche appartenenti agli anni ‘70 e rendono omaggio all’estetica di un’epoca contraddistinta da libertà espressiva, coraggio della sperimentazione e da un approccio spontaneo e giocoso che per sviluppare idee e trovare ispirazione utilizzava l’unione di mezzi espressivi diversi: dalle fotografie di sculture in carta prendevano vita immagini senza confini, fonti d’ispirazione per grafiche che nella fattispecie Milani sviluppò per conto di noti brand di beni di largo consumo, riviste, istituzioni, manifesti etici.

 

Particolarmente interessante il lavoro commissionato da alcune case farmaceutiche dell’epoca che avevano l’obiettivo di trasmettere visivamente, al consumatore, l’effetto del farmaco: uno su tutti il Nirvanil, un tranquillante prodotto dalla Midy, il cui disegno sulla brochure – sviluppato su maquette di carta – riproduceva onde evocative di un’idea di benessere, calma e relax.

Per ottenere sulla superficie irregolare, piana e materica l’aspetto tridimensionale dei volumi e l’alternanza di chiaroscuro, sono state usate per realizzare la trama del tappeto, composizioni di lana e seta non uniformi e in concentrazioni differenti. La palette calda e l’altezza omogenea del materiale fibroso e naturale utilizzato rievocano la superficie della carta cotone restituendo una sensazione morbida e tattile.

Emozioni, Illusione, Grovigli, Connessioni sono i nomi dei tappeti e anche metafore di paesaggi emotivi racchiusi dall’accostamento delle parole “Inganni” e “Spaziali”, dove “Inganni” assume una connotazione quasi poetica, trovando traduzioni personali nei percorsi psicologici di chi osserva le opere e “Spaziali” evoca l’iperbolico dell’immensità dello spazio e il fascino contemporaneo della codifica del linguaggio digitale.

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